Nell’attuale situazione socio-economica relativa agli ultimi otto anni, molti hanno usato lo studio etimologico della parola “crisi”, per evidenziare il concetto della presenza di opportunità all’interno delle difficoltà. Come alcuni studiosi hanno fatto notare, la parola “crisi”, anche nell’ideogramma cinese spesso usato, non contiene il concetto di “opportunità”. Troviamo invece la stessa accezione del greco: ovvero l’urgenza di una scelta, l’essere giunti ad un momento cruciale, l’essere posti di fronte ad un bivio.
Talvolta si effettuano scelte importanti soltanto quando siamo costretti a farle. Così non dovrebbe essere quando si parla di Welfare State. Le radici alla base delle scelte sociali, economiche, politiche, indirizzate al Benessere dei cittadini, dovrebbero per natura essere caratterizzate da costante proattività, tensione all’efficacia, all’efficienza, alla rigenerazione, all’integrazione, all’innovazione.
Per vari motivi, almeno per quanto riguarda il contesto nazionale italiano, così non è stato per molto tempo e non lo è tutt’oggi. Tramite “Comunità Sorgente” si desidera fornire una proposta progettuale, mirata alla creazione di un unico ed innovativo “Sistema” sinergico, human-centered, imperniato sull’utilizzo di tre “cartelli indicatori”: integrazione, innovazione sociale, comunità.
Ed è proprio per questo che ci piacerebbe ottenere il coinvolgimento attivo del cittadino, dell’utente, di colui/colei per cui il “Sistema Welfare” nasce. Troppo spesso rischiamo di cadere ogni volta in ulteriori sterili tecnicismi: come abbiamo ricordato, le persone non vogliono essere progetti, sono i progetti che devono essere realizzati con, e per le persone.
L’attuale situazione socio-economica ci costringe spesso ad abbreviare i tempi a disposizione per effettuare le nostre scelte: «..ormai è noto a tutti che stiamo andando dritti contro il muro. Restano da calcolare solo la velocità con cui ci stiamo arrivando e il momento dello schianto». Invece di programmare “eroghiamo” Decreti emergenziali, tramite azioni che talvolta non fanno altro che fungere da esperimenti, tamponi, proclami senza finalizzazioni, perdendo d’occhio proprio lo scopo del nostro lavoro.
Oggi partiamo da una scarsità di risorse economiche statali, dovuta ad inefficienze e sprechi, da vecchie logiche assistenzialistiche, da resistenze all’innovazione, da una de-responsabilizzazione di matrice culturale, da un approccio troppo spesso eccessivamente burocratico, da logiche emergenziali.
D’altro canto, anche se con fatica, sono già in atto parziali cambiamenti. Si parla infatti di “Secondo Welfare”, di “Welfare Mix”, di innovazione sociale, della necessità di valutare il “Social Return of Investment”, di effettuare report, di avere un approccio valutativo. Comunità Sorgente desidera dare il proprio contributo in questo, tornando alle origini, alla Comunità, alle persone.
Citazioni:
Latouche Serge, La scommessa della decrescita, Feltrinelli Editore, Milano, 2012, p. 7
Photo by Nina Strehl on Unsplash