Codice sorgente

Costruire “Comunità Sorgenti” resilienti, ovvero sistemi integrati 4.0, all’interno dei quali ogni persona, organizzazione e Istituzione sia ascoltata, valorizzata, responsabilizzata e resa soggetto attore di un welfare di Comunità efficace, efficiente e sorgente di risorse.

Guidare le attuali e nuove generazioni, tramite un processo di innovazione sociale, verso la realizzazione del futuro sistema di welfare: collaborativo, generativo, equo e sostenibile.

Per Comunità locale intendiamo i cittadini, le organizzazioni, gli Enti locali, le parti sociali o comunque tutti gli attori presenti in un ambito territoriale in qualche modo ben definito, ed il suo contesto sociale, culturale, ambientale, politico, economico.

Parole chiave per definire il concetto di Comunità sono: territorio, relazione, partecipazione, interdipendenza e organizzazione sociale.

Ogni Comunità è intesa allo stesso tempo come contenitore, attore e catalizzatore.

La Comunità che intendiamo servire è sia locale che globale, ma intendiamo soprattutto costruire un sistema che sia orientato alla comunità locale, tramite l’utilizzo delle innovazioni raccolte e sperimentate a livello globale. Ecco che l’online dovrà essere utile all’offline, senza però andare a soffocare il DNA delle varie comunità locali. Le singole comunità locali potranno quindi vivere una loro realtà glo-cale, senza che la loro indentità subisca la deformazione della standardizzazione.

I cittadini: io, tu, lui o lei… noi, voi… essi.
Attori, soggetti e portatori di interesse sono allo stesso tempo anche il terzo settore, il quarto settore, il profit sociale, le Istituzioni o comunque tutti coloro che desiderano mettersi in gioco, che percepiscono l’urgenza di fare scelte responsabili, che sentono il dovere civico ed umano di contribuire alla costruzione di comunità resilienti, generative, inclusive, efficienti.

Un positivo e propositivo spirito di collaborazione sinergica.
La cross-fertilization tra profit e no-profit. Un diffuso senso di responsabilità sociale. L’integrazione, la resilienza.
Il desiderio di non arrendersi. La voglia di creare. La visione… l’immaginazione.
La concretezza e la potenza del calore e dell’energia sprigionati dalla relazione umana.

Parliamo della differenza che c’è tra un sistema vivente ed un meccanismo statico: parliamo del confronto tra l’albero e l’orologio. Il progetto mira a creare Comunità che vivano producendo più risorse sociali di quelle che consumano, Comunità che sappiano raccogliere, redistribuire, rigenerare, rendere, responsabilizzare… collaborare.
Parliamo di Design sistemico, di “impatto zero”, di generatività in contrasto all’entropia sociale, di efficacia, efficienza, qualità, sharing economy nel suo senso originale.

Le Comunità che intendiamo creare, nascono dall’implementazione del welfare generativo; sono così sorgenti di risorse. Ogni Comunità diventa un laboratorio di idee, di progetti, di opportunità. Ogni persona diventa una risorsa.
Ogni Comunità, diventando sorgente, acquisisce resilienza, sopporta con più efficacia ed efficienza l’impatto negativo degli eventi.

Davide Zanoni, Carolina Pacchi e Alberto Masetti-Zannini, nel rapporto finale del «Social Innovation Workshops» (Milano 2013), affermano: «la definizione che riteniamo più aperta e completa allo stesso tempo, è contenuta nel Libro bianco sull’innovazione sociale, scritto da Robin Murray, Julie Caulier Grice e Geoff Mulgan: “Definiamo innovazioni sociali le nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che soddisfano dei bisogni sociali (in modo più efficace delle alternative esistenti) e che allo stesso tempo creano nuove relazioni e nuove collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono buone per la società e che accrescono le possibilità di azione per la società stessa”»

©Comunità Sorgente 2016 

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